quasi settembre

la domenica sera e la sua magia sospesa stavolta sanno di foglie secche e di autunno immaginifico…si respira utopia di settembre mista a foglie morte di istantanee estive ingiallite …echi di onde in spiagge dimenticate e i passi di lei che piano piano il bagnasciuga cancella, mentre un gabbiano forse muore oltre l’orizzonte, nello stesso istante in cui una rete viene tirata a riva da mani antiche…come un generale, l’inverno sta pianificando le sue strategie, mascherandosi da fine estate infinita e finita……..
ma quanto sarebbe bello se settembre arrivasse con il suo vento fresco, spazzando le sabbie estive che si infilano negli occhi, fatte delle tante bugie estive, delle tante persone false come le loro promesse, dei tanti piccoli caporali che si approfittano dell’ultimo bimbetto costretto a passare l’estate al lavoro…e come un onda portasse via gli yacht di merda degli straricchi, fabbricati dove il razzismo diventa legno e l’aparthaid è manodopera…che si siedono sui loro troni e gli schiavi portano il sigaro cubano che lui si fuma guardando il popolino brutto e sudicio…arrivera’ anche per loro settembre…per chi si crede qualcuno, solo perche è nato col portafoglio gonfio…e solo perche’ ha un cognome importante…ma alla fine, non ci saranno piu’cognomi, yacht e sigari cubani, ma solo il silenzio delle foglie che cadono piano…a settembre con il vento fresco….